Terzo incontro SYPRENE. Vira Heng ci parla oggi del burnout.
“Il burn-out è un tema da tempo associato al mondo del lavoro, ma che ha visto la comparsa di variazioni in altri mondi relativi alla vita personale: burn-out quotidiano, burn-out materno, burn-out infantile… ed è sempre più associato a questa nozione di carico di lavoro mentale. Ma cos’è il burn-out? nzmann) che non permettono di tracciare un quadro preciso, ma è difficile distinguere quelli che sono all'origine del burnout da quelli che ne sono la causa.
Cosa hanno in comune questi candidati ideali per il burnout? La ricerca della performance, l'eccessivo adattamento, la perfezione, l'esigenza, la perdita di significato... sono caratteristiche che ritroviamo in loro, così come i tentativi di trovare una soluzione di fondo di controllo eccessivo della situazione o elusione delle regole con chi li circonda, che sono anche denominatori comuni, e questi modi di agire sono trasponibili tanto al lavoro quanto a casa.
Attraverso il caso di una donna che si presenta in consultazione per un caso di problemi relazionali con chi la circonda, e che rievoca il suo burn-out professionale avvenuto due anni prima, mette in luce la tendenza che ha ad entrare in questa logica di accumulo di incarichi al lavoro, ma anche a casa.
Non è tornata al lavoro quando viene per un consulto, eppure il suo carico mentale è diventato esponenziale e ha difficoltà ad affrontare con calma la situazione. Questa volta è sull'orlo di un esaurimento quotidiano. Questo caso ci consentirà di evidenziare i segni premonitori di un esaurimento, nonché un modo per prevenirlo o prevenirne il ripetersi. Attraverso l'approccio strategico sistemico si cercherà di comprendere i meccanismi e le tentate soluzioni che si mettono in atto in lei considerando i loop interazionali che questa cliente mette in atto davanti a sé e che mette in atto davanti a chi la circonda. Osserveremo anche quali emozioni sottostanti guidano il suo comportamento e poi discuteremo le tecniche utilizzate attraverso la ristrutturazione e le prescrizioni specifiche per portare indizi che portino a un inizio di risoluzione. Ci interesserà in particolare la prescrizione "Scoprire i propri limiti" e vedremo l'effetto che questa prescrizione avrà avuto nel cambiamento di percezione e comportamento di questa cliente, favorendo l'affermazione dei propri limiti, una migliore comunicazione con chi la circondava e una migliore considerazione di sé, poiché tendeva a dimenticarsi.
La riflessione attorno a questo caso fa emergere anche una nozione di burn-out globale che non confina più il burn-out al semplice burn-out professionale, poiché comprende tutto il carico mentale che la persona è portata a sopportare e che comprende entrambi gli elementi emanati dal professionista e dal personale.
Il burnout non è inevitabile, è possibile evitare di cadere o ricadere nella trappola del burnout aiutando le persone a cambiare il modo in cui percepiscono la situazione e portandole ad adottare nuovi comportamenti, a riabilitarsi, a rimettersi al centro e a trovare un senso, grazie all'approccio sistemico strategico.
Vira Heng
