Molestie criminali o “seguimento ossessivo”: è una serie di comportamenti ossessivi, ripetuti e continui, dapprima lievi, poi via via sempre più maniacali, volti a rapire psicologicamente la propria vittima.
All'inizio la linea che separa il flirt dalle molestie può essere impercettibile, ma in seguito diventa sempre più evidente man mano che lo spazio vitale della vittima inizia a ridursi e la vittima vive in un costante stato di allerta di fronte a minacce e pericoli reali.
Qual è la tentata soluzione del molestatore?
RIFIUTO DI ACCETTARE IL RIFIUTO : Il molestatore crea un'autoillusione disfunzionale. Il rifiuto non è mai percepito come qualcosa che dipende dalla volontà della vittima, ma ad esempio dalla volontà dei suoi genitori o dalle circostanze. C'è un'incapacità di percepire chiaramente le valutazioni degli altri. Crea un'autoillusione perché nulla può togliergli la visione della realtà.
Gli altri tentativi di soluzione del molestatore sono di due tipi:
- COMUNICAZIONI INTRUSIVE : tutti i comportamenti che mirano a veicolare messaggi sulle proprie emozioni, bisogni, desideri (modalità: sms, telefonate, e-mail, graffiti, ecc.)
- CONTROLLI INTRUSIVI (diretti: pressioni psicologiche, minacce, attacchi)
- CONTROLLI INTRUSIVI (indiretti: pedinamento, sorveglianza)
All'inizio i comportamenti molesti sono fastidiosi, ingenui, eccessivi, poi diventano azioni moleste assolutamente insostenibili.
Per parlare di molestia, questi comportamenti devono essere:
- CONSAPEVOLE e INTENZIONALE
- RIPETUTO
- INDESIDERATI e INTRUSIVI, capaci di invadere fortemente la vita della vittima, generando ansia e paura.
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Lo Stalking o "inseguimento ossessivo" si caratterizza per una serie di comportamenti ossessivi reiterati e continuativi inizialmente gentili ma via sempre più maniacali finalizzati al sequestro psicologico della vittima.
Nella fase iniziale confine tra corteggiamento e stalking può essere impercettibile, ma diventa molto più evidente quando si limita la vita della vittima costringendola a un costante stato di allerta di fronte a minacce e pericoli concreti.
Quando una relazione finisce per essere normale, quella viene abbandonata se si sente turbata. La relazione in seguito all'abbandono potrebbe consistere nel tentativo di stabilire un contatto con l'ex partner e di ottenere un'altra possibilità per ricostruire la relazione.
La tentata soluzione dello stalker è:
RIFIUTO DI ACCETTARE IL RIFIUTIO : gli stalker se costruiscono un autoinganno disfunzionale. Il rifiuto non è mai percepito come qualcosa che dipende dalla volontà della vittima, ma ad sx, dalla volontà dei genitori o dale circostanze. C'è un'Incapacità di percepire in maniera chiara i feedback degli altri. Si crea un autoinganno perché nulla nega la sua visione della realtà.
Le altre Tentate soluzioni degli staker si racchiudono in due grandi aree:
- COMUNICAZIONI INTRUSIVE : tutto ciò che si comporta come qualcun altro, viene obiettivo quello di trasmettere messaggio sulle proprie emozioni, bisogni, desideri (metodi: sms, telephone, mail, graffiti..)
- CONTROLLI INTRUSIVI (diretti: pressioni psicologiche, minacce, aggressioni)
- CONTROLLI INTRUSIVI (indiretti: pedinamenti, sorveglianze)
Si va dai comportamenti molesti inizialmente fastidiosi, naif, eccessivi, agli atti persecutori assolutamente insostenibili.
Visualizzata se si parla di Stalking, domanda atti devono essere:
- CONSAPEVOLI E INTENZIONALI
- RIPETUTO
- INDESIDERATI, INTRUSIVI , in grado di invadere in mania netta la vita della vittima, generando ansia e paura.