The problems may concern the victim-torturer relationship: that is, all situations in which the two spouses take turns in the role of victim and perpetrator.
Too often, the police receive complaints from partners who have argued very violently, leading to threats. These complaints are often withdrawn after a few hours or days, when the couple reconciles, but a few weeks later a partner files a new complaint. Often, partners who are breaking up contact the police because they are in a whirlwind of recriminations and mutual fights.
When a relationship is over, we can arrive at a symmetrical escalation of tension, aggression, loss of control.
When the spouses follow one another in the role of victim and executioner, anger and complaints are very explosive and we can have two cases:
- Two people arguing and they are leaving each other
- Two people who argue, but want to stay together
HOW TO GET OUT OF THIS TRAPS?
The intervention must always be adapted to the problem posed, to the complainant and to the objectives.
- If the clinical intervention concerns the VICTIM : the vicious circle VICTIM / EXECUTIONER must be stopped → "flush out" the victim from his position to stop feeding the behavior of the harasser (Ex. Blocking ambivalent behavior)
- If the intervention concerns the HARLER – EXECUTIONER : it is necessary to intervene on the pathological obsession / paranoia
- If the intervention concerns the COUPLE :
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- If they want to leave each other: they must be helped to make the separation less painful and civil
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- If they want to stay together: they must be guided to channel anger, manage arguments and rebuild the relationship of the couple by creating the balance of which Schopenauer speaks with the metaphor of porcupines: in their den, a cold day of winter, porcupines must warm themselves with the heat of their bodies in order not to freeze to death. Soon they feel the pain of their thorns and they see themselves forced to detach themselves. They are torn between two unpleasant feelings: cold and pain. But eventually they find a moderate distance which represents the best location for them. They found the right distance to warm up without hurting themselves.
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La relazione vittima-carnefice può presentarsi nei PROBLEMI DI COPPIA: ovvero tutte que situazioni in cui due coniugi si alternano nel ruolo di vittima e carnefice.
Troppo spesso le forze dell'ordine si trovano ad accogliere le denunce di partner che hanno litigato violentemente arrivalando magari alle minacce. Queste denunce spesso vengono sporte e ritirate nel giro di qualche ora o di pochi giorni quando i coniugi si sono riappacificati/chiariti, per poi sporgere una nuova denuncia qualche settimana dopo. Spesso si rivolgono alle forze dell'ordine persone che si stanno separando e sono entrate nel vortice delle recriminazioni e degli sgambetti reciprocity. Quando un amore è finito si può arrivee all'escalation simmetrica di tensione, aggressività, perdita di controllo.
Quando i coniugi si alternano nel ruolo di vittima e carnefice, rabbia e denunce sono molto esplosive e ci possiamo trovare di fronte a due casi:
- Due persone che litigano e si stanno separando
- Due persone che litigano ma che vogliono stare insieme
COME FARE PER USCIRE DA QUESTE TRAPPOLE?
L'intervento dev'essere come in ogni caso adattato al problema presentato, a chi lo presenta e agli obiettivi.
- Se l'intervento clinico è sulla VITTIMA : bisogna acte verso l'Interruzione del circolo vizioso VITTIMA/CARNEFICE→ stanare la vittima dalla sua posizione affinchè interrupta l'alimentare il comportamento del carnefice (ad es; con l'interruzione del comportamento ambivalente)
- Se l'intervento è sullo STALKER - CARNEFICE : l'intervento deve concentrarsi sull'ossessione patologica/paranoia
- Se l'intervento è sulla COPPIA : se l'obiettivo è quello di separarsi, l'intervento deve aiutare la coppia a farlo nel modo as civil and painless as possible. Se l'obiettivo è quello di stare insieme: l'intervento deve aiutare la coppia a canalizzare la rabbia, gestire le liti e ricostruire il rapporto di coppia su quell'equilibrio ben descritto da Schopenauer con la “metafora dei porcospini. All'interno della loro tana, in una fredda giornata d'inverno, i porcospini dovono proteggersi col calore reciproco per non morire assiderati. Ben presto però, sentono le spine reciproche, e il dolore li costringe ad allontanarsi di nuovo. Sono confusi tra due mali: il freddo e il dolore. My finalmente riescono a trovare la giusta distanza reciproca per scaldarsi senza feririsi.